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Gli scopi principali delle lavorazioni in appalto sono riconducibili a operazioni di consolidamento e restauro conservativo

2009/11

Roma - Italia

Nel panorama archeologico e monumentale del territorio romano, il Sepolcro degli Scipioni, lungo la via Appia Antica, riveste una collocazione particolare per la sua carica suggestiva e simbolica; inoltre, le vicende che hanno segnato il suo destino nel tempo e gli interventi predatori e di restauro non coordinato, che ne hanno compromesso in modo determinante la comprensione e la conservazione, hanno accresciuto la particolarità di questo sito archeologico. In sede di restauro conservativo, le difficoltà di lettura del monumento sono state risolte da una approfondita campagna di saggi e indagini conoscitive che hanno messo in luce un complessivo apparato scenografico realizzato nel corso dei precedenti interventi, oltre ad una serie di informazioni ed elementi occulti. La parte ipogea del Sepolcro appariva come un intrico di volumi, nicchie, spazi inclusi, aperture in breccia, riprese murarie e strutture metalliche industriali. Gli scopi principali delle lavorazioni in appalto sono riconducibili a operazioni di consolidamento e restauro conservativo; a tal riguardo, gli ambiti di intervento sono costituiti dalla zona del Sepolcro, alla quale si aggiungono gli spazi della Calcara e della zona Emiliana, oltre all’area del Colombario. Le tipologie principali di azione hanno riguardato sia le grandi strutture metalliche a vista, realizzate durante i restauri novecenteschi e ormai in stato di degrado, che quelle secondarie, visibili ed occulte, oltre agli impianti murari e ad una serie di elementi, quali sarcofagi, elementi lapidei e copie vaticane, oggetto di restauro archeologico. Sono stati, inoltre, sviluppati gli studi per l’allestimento museale, per il risanamento e la riqualificazione delle aree esterne di pertinenza. L’importanza e la generale complessità dell’intervento, in collaborazione con l’Amministrazione e la Soprintendenza ai BB.CC., infine, hanno presupposto un approfondimento della conoscenza dell’organismo storico, necessario a garantire un idoneo e corretto approccio al progetto di conservazione.

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