Info Progetto

Nel corso dei lavori di ristrutturazione del Palazzo dell’Ex Unione Militare a Roma (diretti da INTEGRA AES) sono stati rinvenuti resti romani di particolare interesse storico.

2014

Roma - Italia

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Nel corso dei lavori di ristrutturazione del Palazzo dell’Ex Unione Militare a Roma (diretti da INTEGRA AES) sono stati rinvenuti resti romani di particolare interesse storico. Le misure necessarie per la valorizzazione di tali reperti, concertate con la Soprintendenza Archeologica di Roma, sono state progettate e dirette da INTEGRA AES e realizzate per LOGICA ILS.

Il rinvenimento, avvenuto alla fine del 2012, riguarda un insieme di lastre di travertino e blocchi in tufo risalenti all’età repubblicana, affiorati durante gli scavi per la costruzione delle nuove fondazioni dello stabile. I resti sono stati giudicati di notevole interesse dalla Sovrintendenza, in quanto testimoniano la presenza di monumenti funerari nell’area del Campo Marzio, il cuore dell’attuale centro storico di Roma; a seguito del rinvenimento è stato, inoltre, decretato dal Ministero per i Beni Culturali il vincolo di tutela sullo stabile che ospita i resti.

Obiettivo dell’intervento è stato non solo il restauro dei reperti e la predisposizione di un ambiente adatto alla loro conservazione, ma anche l’allestimento di un’area, all’interno dell’edificio stesso, in grado di valorizzare il ritrovamento garantendo la visibilità dei resti al pubblico.
Ciò è stato effettuato mediante una serie di interventi: in primo luogo, grazie all’apertura nel pavimento del piano terra di una “finestra” fissa in vetro che permette la visione del livello sottostante. I reperti, infatti, si trovano a una quota compresa tra 4 e 5,60 metri al di sotto del livello stradale, quindi anche al di sotto del piano di calpestio del piano interrato. Mentre l’aerazione dell’ambiente, di per sé particolarmente umido, è assicurata da una parte dalla preesistente bocca di lupo che prende aria da via del Leoncino e, dall’altra, da un apposito sistema di estrazione forzata; l’illuminazione è invece garantita da fari a led ad alta luminosità e basso consumo. Il tono chiaro della luce proiettata, unito al rivestimento di tre delle quattro pareti di colore nero semilucido, garantisce la giusta esposizione ed esaltazione dei resti, permettendone una buona visione dal piano terra dello stabile. La quarta parete, appartenente al muro esterno dell’edificio, è stata invece lasciata scoperta dopo aver riportato a vista i mattoncini che caratterizzavano la parete originale, prima della ristrutturazione, per mantenere un elemento di continuità con il resto dello stabile e con l’intorno urbano visibile dalla vetrina sovrastante la “finestra sulla storia”.
Una porta nascosta nella parete consente l’accesso all’area del reperto per le necessità di ispezione e manutenzione.

La posizione del reperto

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