Workshop OICE su linee guida ANAC per servizi di ingegneria

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Il 5 novembre scorso si è tenuto presso la Legacoop in Roma il workshop sulle “linee guida ANAC per i servizi di ingegneria e architettura e il nuovo ruolo dell’Autorità nel sistema dei contratti pubblici” (v. locandina).  L’incontro, promosso da OICE, ha visto la partecipazione per ANAC del consigliere prof. Ida Angela Nicotra e del dott. Adolfo Candia della Direzione Regolazione contratti pubblici. L’incontro è stato imperniato sui contenuti della determina ANAC 4/2015.
Per OICE erano presenti il presidente Patrizia Lotti e l’ing. Luca Montesi in qualità di rappresentante regionale. L’ing. Montesi nel suo intervento di apertura ha ricordato che “il mondo dell’ingegneria organizzata ha un forte interesse affinché gli obiettivi dell’ANAC siano pienamente raggiunti. Questo infatti significherebbe riportare il mercato ad un livello di libera e, soprattutto, leale concorrenza livellandolo su parametri di maggiore professionalità e qualità, a tutto vantaggio dell’intero processo di sviluppo dei lavori”.
Ha proseguito l’ing. Montesi, “si tratta sostanzialmente di trovare la strada per allinearsi alle usuali procedure in uso nei mercati internazionali per i servizi di ingegneria e architettura, liberando il nostro sistema dalle manovre sleali contro le quali combattiamo quotidianamente nel nostro Paese. Questa opera, purtroppo, sembra contrastare con gli intenti apparentemente disgregativi degli Ordini Professionali che, inspiegabilmente e andando ben oltre il loro compito istituzionale, tendono a mantenere frammentato e a non far organizzare il sistema di fornitura dei servizi di ingegneria e architettura, almeno secondo i parametri che il mercato evocherebbe. Tutto ciò a scapito della qualità, quale frutto di integrazione e coordinamento delle professionalità che il nostro Paese sa –peraltro- ben esprimere”.
L’ing. Montesi si è soffermato su due punti: la necessità di affermare criteri di selezione del Professionista in base alla sua qualità e il regime sanzionatorio da attuare contro i soggetti che si aggiudicano in modo disonesto i servizi di ingegneria e architettura.
La qualità del servizio deve essere elemento cardine per la selezione dei Professionisti per almeno tre motivi:
–    perché eleva il livello del servizio fornito allo standard che ogni Stazione Appaltante deve pretendere;
–    perché il livello di precisione delle attività professionale è necessario a dare chiara determinazione del costo e della programmazione temporale dei lavori;
–    perché riduce il contenzioso e minimizza il rischio di aumento dei costi originariamente preventivati a ricorso alle varianti.
L’identificazione di responsabilità dei professionisti, infine, è un aspetto tutt’altro che indagato. La certezza di applicazione delle adeguate sanzioni a quei professionisti che, a differenza di quanto promesso in fase di gara, poi aggiudicata, non rispondono per qualità e quantità dei servizi offerti, si rifletterebbe positivamente sul mercato dei servizi. I concorrenti non sufficientemente qualificati e strutturati sarebbero penalizzati e, probabilmente, non ripresenterebbero ribassi d’asta incontrollati, ormai costantemente sopra al 50%, raggiungendo finanche il 75-80%, evidentemente incompatibili con la corretta gestione del servizio tecnico da prestare.
L’ing. Montesi ha concluso osservando che nel quadro desolante dipinto dalla cronaca quotidiana si inserisce l’attività dell’ANAC, che con la sua azione permetterà alle Società di ingegneria serie di conquistare, di diritto, la posizione di mercato che meritano.

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