Riapre il sito archeologico del Sepolcro degli Scipioni a Roma

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Chiuso da 20 anni il Sepolcro degli Scipioni, complesso archeologico fra i più preziosi dell’età repubblicana che sorge nel tratto urbano dell’Appia Antica, a via di Porta San Sebastiano, riapre al pubblico. Oggi con il sindaco Alemanno, l’assessore Gasperini e il sovrintendente Broccoli è stato presentato il restauro avviato alla fine del 2007. Per la società di ingegneria INTEGRA AES, curatrice del progetto di restauto e incaricata della Direzione dei Lavori, erano presenti l’ing. Luca Montesi e l’arch. Fabrizio Iacurci. Un restauro deciso per sanare i gravi danni che pesavano sia sulle strutture tufacee di cui è composto il monumento, sia sulle parti metalliche di supporto risalenti agli anni Trenta. Il Sepolcro degli Scipioni comprende tombe di epoca repubblicana, un colombario di età imperiale, un’insula romana del III sec d. C. e un singolare sepolcro di epoca tarda al quale è collegata una piccola catacomba. Costruito da Lucio Cornelio Scipione Barbato, capostipite della famiglia degli Scipioni, nei primi decenni del III sec. a. C. ospitava le spoglie di circa trenta membri della famiglia.A titolo di informazione, di seguito sono visionabili alcuni elaborati estratti dal progetto di restauro e risanamento conservativo:

– Planimetria generale esemplificativa del rilievo dell’area oggetto degli interventi;
– Esemplificazione del grave stato di degrado originario delle strutture di sostegno dell’ipogeo;

– Esemplificazione degli interventi nel colombario.

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