Info Progetto

L’intervento proposto ha mirato al recupero dell’area, alla riconfigurazione degli spazi pubblici e del verde, alla protezione dei giardini e dell’acquedotto, al riordino della viabilità e dei parcheggi riconnettendo l’area al contesto urbano.

2004/10

Roma - Italia

palazzi dall'alto palazzi dall'alto
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disegno tecnico disegno tecnico
chiesa chiesa
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Nel corso degli ultimi quindici anni, sono stati completati degli interventi di riqualificazione di alcune zone della città di Roma. Ne è un esempio il Parco di Via Statilia, situato nel quartiere Esquilino; esso è un luogo di grande valore storico-artistico nel territorio della Capitale, in particolare grazie alla presenza dell’acquedotto Claudio-Neroniano, che da Piazza di Porta Maggiore si dirama verso Via Statilia e attraversa il parco per tutta la sua estensione. Prima della riqualificazione, l’area versava in condizioni di complessivo degrado e abbandono, a causa della mancanza di manutenzione e della presenza di ricoveri temporanei di persone senza fissa dimora; pertanto, Zètema (azienda strumentale capitolina che opera nel settore della cultura) ha attuato un programma di riqualificazione ambientale. L’intervento proposto ha mirato al recupero dell’area, alla riconfigurazione degli spazi pubblici e del verde, alla protezione dei giardini e dell’acquedotto, al riordino della viabilità e dei parcheggi riconnettendo l’area al contesto urbano. Abbattendo le barriere architettoniche, sono stati realizzati nuovi percorsi pedonali e aree di seduta, che identificano i fornici dell’acquedotto con un disegno a terra segnato da stangoni in granito. Le zone di seduta hanno muri rivestiti in basalto e addossati al terrapieno del giardino retrostante, per disincentivare la salita verso l’acquedotto e delimitare l’area a verde. È stata previsto anche un sistema di irrigazione e l’adeguamento della rete di smaltimento delle acque meteoriche con delle nuove caditoie. La sede pedonale di Via Statilia, inoltre, è stata riprogettata come un percorso di collegamento archeologico con pannelli informativi storico-archeologici, sull’area e i monumenti presenti.

Un secondo esempio ha riguardato la riqualificazione urbanistica di Piazza dell’Immacolata. Prima degli interventi, il prospetto della chiesa di Santa Maria Immacolata aveva quasi perso di sacralità, affacciandosi sulla piazza, luogo di incontro del  pittoresco quartiere storico-universitario di San Lorenzo, essendo stata da tempo declassata a parcheggio. Gli interventi hanno voluto restituire alla piazza la misura d’uomo, ridisegnando lo spazio pedonale per ricreare un luogo di incontro all’aperto. Si è prediletta la prospettiva verso la facciata della chiesa, rallentando la velocità di percorrenza, per sottolineare la terza dimensione che, nel veloce attraversamento, non veniva colta. La piazza antistante la chiesa è stata realizzata su un piano inclinato con quattro gradoni ad arco ispirati all’area ellittica terminale. Per la pavimentazione e l’illuminazione sono stati scelti materiali e tecniche costruttive della tradizione locale, eliminando le barriere architettoniche. La piazza si è così riappropriata della sua dignità, delle sue proporzioni, funzioni aggregative (culto, cultura e sociale) e di servizio ai vari luoghi che vi si affacciano.

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